La quinta tappa è rappresentata da un componimento poetico di un autore sul quale mi sono già soffermata, nella rubrica Tra le righe: Volker Braun. In entrambi i casi si tratta di un confronto serrato con la storia, lì, in Das Eigentum (La proprietà) con equilibri e mutamenti successivi alla caduta del muro di Berlino, qui, nella poesia Kontinuität (Continuità), pubblicata in volume esattamente quaranta anni fa, con considerazioni su ideali e reali cambiamenti a qualche anno di distanza dal 1968, che per molti scrittori della DDR aveva significato anche − se non addirittura principalmente − la primavera di Praga e la drammaticità degli eventi ad essa legati. Anche a Volker Braun, come a Reiner Kunze, il regime della SED presentò un conto salato per la critica presa di distanza all’indomani dei fatti di Praga.
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