E mentre guardo immagini di te,
dei riti apprendo a Sant'Antonio abate,
la transumanza, pantomime e nastri,
il mondo alle radici, Rocco,
mi chiedo: quale forza traevi da tua terra
e quanta ne infondevi? E che parole ti insegnava
tua madre, ché la mia mi insegnava le tue?
Con la poesia di Rocco Scotellaro sono cresciuta. Ho tradotto e pubblicato qui due sue liriche: Sempre nuova è l'alba e La trebbiatura. Oggi, nel 60° anniversario della sua morte, con Augusto Benemeglio e Felice Di Nubila ricorderemo tappe importanti della sua vita e della sua scrittura:
Associazione Culturale Villaggio Cultura - Pentatonic
Viale Oscar Sinigaglia 18-20 - Roma
È FATTO GIORNO
Omaggio a Rocco Scotellaro
in occasione del 60° anniversario dalla morte
Intervengono: Felice Di Nubila, un lucano amico degli Amici della Basilicata sul tema: Scotellaro poeta della storia contadina.
Augusto Benemeglio: Recital “È fatto giorno”
con la partecipazione di Piero Girardi, Anna Maria Curci, Rosaria Di Donato, Emanuela Bianchi e Carlo Ninni.
A seguire: dibattito.
---------------------------------------------------------------------------------
Ingresso con tessera Arci
Info: [email protected]
Prenotazioni: 3931634912
All'ingresso del percorso espositivo dedicato, negli spazi del Museo Pigorini di Roma, al progetto (AGRI)-culture(s), appaiono ai visitatori questi versi di Rocco Scotellaro:
La trebbiatura
Cessa il motore della trebbia,
le foglie del granturco tremano,
il paese è nella trama bruna.
Case, madonne incagnate,
dormiremo alla mèta della paglia,
già il cielo si frastaglia,
nel contrasto dei venti
nasce per noi la punta della luna.
Ne propongo di seguito una lettura in tedesco:
Das Dreschen
Es hört der Motor der Dreschmaschine auf,
die Maisblätter zittern,
das Dorf ist im braunen Muster.
Häuser, grämliche Madonnen,
wir werden am Strohziel schlafen,
bereits zackt sich der Himmel aus,
im Streit der Winde
ist uns die Mondspitze geboren.
Rocco Scotellaro
(traduzione di Anna Maria Curci)
Su questo blog, un altro post dedicato a Rocco Scotellaro è qui.
Dalla terra e dalla voce materna ho ascoltato fin da bambina i suoi versi. Oggi risuonano ancor più forti e incisivi. Al paese di Rocco Scotellaro, "sindaco poeta", a Tricarico, Franco Arminio dedica oggi un articolo sul "Manifesto". Di Rocco Scotellaro propongo qui una poesia nell'originale e nella mia traduzione in tedesco.
Sempre nuova è l'alba
Non gridatemi più dentro,
non soffiatemi in cuore
i vostri fiati caldi, contadini.
Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
che all'ilare tempo della sera
s'acquieti il nostro vento disperato.
Spuntano ai pali ancora
le teste dei briganti, e la caverna –
l'oasi verde della triste speranza –
lindo conserva un guanciale di pietra...
Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno
dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l'alba è nuova, è nuova.
Immer neu ist das Morgengrauen
Schreit mir nicht mehr hinein,
blast mir euren warmen Hauch
nicht ins Herz, Bauern.
Lasst uns zusammen eine randvolle Tasse Wein trinken!
Lege sich unser verzweifelter Wind
zur heiteren Abendzeit.
Es tauchen noch an den Pfählen
die Köpfe der Briganten auf, und die Höhle –
die grüne Oase der traurigen Hoffnung
bewahrt sauber ein steinernes Kissen auf…
Auf den Pfaden kehrt man aber nicht zurück.
Andere Flügel werden
aus dem Stroh des Nestes fliehen,
denn das Sterben der Zeiten entlang
ist das Morgengrauen neu, es ist neu.
Rocco Scotellaro
(traduzione in tedesco di Anna Maria Curci)
Ultimi commenti