Le parole non salvano le parole. Nadia Agustoni
Il cinquantunesimo libro d’artista edito da Seregn de la memoria nella collana Fiori di Torchio è Le parole non salvano le parole, di Nadia Agustoni. Ne disegnano la costellazione cinque componimenti di Nadia Agustoni, accompagnati da una litografia originale di Simone Fumagalli. Dense e rigorose, di una visionarietà insieme vissuta e meditata, le poesie di Nadia Agustoni segnano una tappa straordinariamente significativa di un percorso che, se nega coraggiosamente qualsiasi tentazione consolatoria (“le parole non salvano le parole”), con altrettanto coraggio si addentra in territori nei quali le epifanie della verità hanno una consistenza inusitata. Le declinazioni della verità - “la verità è fila ai macelli”, “la verità non è incipit, guardare/ consuma come uno specchio” – trovano la loro misura in un passo fermo e reso esperto dalla consapevolezza. La parola è associata ai termini “misura”, “bilance”, “peso”, motivi conduttori di questa raccolta; la parola non salva, ma sa di rovesci e di rovesciamenti, di “sostanza del suolo”, di “acqua della sete", di un universo nel quale “la bestia che muore” “annera di stelle/come argento – mortale” e “la terra non ha più terra per spiegarsi”. Il passo è saldo e c’è “pietà nel cucù/del cuore”, tempo e confine sanno del crescere di un “finimondo”, come recita il componimento conclusivo della raccolta.
finimondo
c’è tempo a credere qualcosa, i pensieri
credono cose staccate io vedo insetti
in forma di foglie, vene di foglie
e il sottile scheletro nel loro digiuno
a tradire un cielo.
c’è tempo a mosca cieca e pietà nel cucù
del cuore - nella voce anche il volo
anche le piume quando la luce le afferra
e tutto diventa luminoso - cresce un finimondo,
la terra non ha più terra per spiegarsi.
c’è tempo al congedo – il nostro disfare
e rifare – io e tu dove il mare non è che acqua
nascere come si nasce nel freddo
su un tavolo: la pelle è un laccio
agli occhi degli uomini – un comandamento.
Ultimi commenti