In anteprima qui la versione in tedesco di Nomade di Maria Luisa Caputo. Ringrazio Maria Luisa per i versi che aprono, a pagina 15, la silloge Il canto del Nomade, per il dipinto che apre questo post, per l'avventura della ricerca di una plurilingue 'musica delle parole'. Nomade è stata tradotta anche in arabo e in inglese.
Nomade
Mi piace credere di essere
cittadino del mondo
e ancora di più sentirmi straniero
in ogni nuovo paese
Non voglio perdere suggestioni
profumi di macchie verdi
colori di cieli
Spero di avere sempre
occhi incantati
per nuove meraviglie
occhi vividi per catturare
sguardi segnati da fili sottili di nero kajal
forme rotonde e sinuose nascoste
dall’indaco, dall’oro, dall’arancio
dei sari e dei caftani fluttuanti
occhi attenti a percepire
le sfumature dei toni bruni
che non mi facciano dire negro
a chi dal cenozoico ha guardato di più il sole
E quando sulla tavolozza della mente
i colori formeranno unica
indistinta macchia
allora dovrò riprendere il viaggio
per sentirmi cittadino del mondo
e ancora straniero
per non dimenticare che la diversità
è la Vita.
Nomade
Es gefällt mir zu glauben, ich bin
Weltbürger,
und noch besser gefällt es mir, mir fremd
in jedem neuen Land vorzukommen
Ich will keine Zauber
keine Düfte grüner Flecke
keine Himmelsfarben verlieren
Ich hoffe, ich werde immer
von neuen Wundern
verzauberte Augen haben
rege Augen zum Fangen
durch dünne Fäden schwarzen Kajals gezeichneter Blicke
runder und gewundener Formen, welche
vom Indigoblau, vom Gold, vom Orange
der wogenden Sari und Kaftane verborgen sind
aufmerksame Augen zum Wahrnehmen
der Nuancen der braunen Töne,
damit ich nicht Neger zu dem sage,
der seit dem Tertiär mehr auf die Sonne geschaut hat
Und wenn die Farben auf der Geistespalette einen einzigen
verschwommenen Fleck
bilden werden,
dann werde ich die Reise wieder aufnehmen müssen,
damit ich mich Weltbürger fühle
und noch Fremder,
damit ich nicht vergesse, dass das Anderssein
Leben ist.
Maria Luisa Caputo
(Deutsch von Anna Maria Curci)
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