Nel nome di Belli: questo il titolo sull'invito alla presentazione a Palazzo Besso, gentilmente comunicato da Claudio Costa, curatore, insieme a Italo Michele Battafarano, del pregevole Carteggio Paul Heyse - Pio Spezi. Si tratta di una lettura preziosa, della quale tornerò a parlare, così come tornerò a parlare dell'amicizia epistolare tra il letterato tedesco, vincitore del premio Nobel per la letteratura e primo traduttore di Belli e il professore di liceo studioso appassionato del poeta romano, del quale possedeva ben 121 inediti.
Decisamente avvincente e coinvolgente è stata, sul modello di una Lesung a più voci, la presentazione, alla quale ho avuto la fortuna di assistere seduta accanto alla giovanissima pro-pronipote di Pio Spezi. Franco Onorati e Maurizio Mosetti, attore e irresistibile interprete dei versi di Belli, si sono alternati, nei ruoli rispettivamente di Pio Spezi e Paul Heyse, nella lettura di alcune lettere dal carteggio.
Propongo qui un sonetto di Belli, nella versione originale e nella traduzione di Paul Heyse:
S.P.Q.R.
Quell'esse, pe, ccù, erre, inarberate
sur portone de guasi oggni palazzo,
quelle sò cquatto lettere der cazzo,
che nun vonno dí ggnente, compitate.
M'aricordo però cche dda regazzo,
cuanno leggevo a fforza de frustate,
me le trovavo sempre appiccicate
drent' in dell'abbeccé ttutte in un mazzo.
Un giorno arfine me te venne l'estro
de dimannanne un po' la spiegazzione
a ddon Furgenzio ch'era er mi' maestro.
Ecco che mm'arispose don Furgenzio:
"Ste lettre vonno dí, ssor zomarone,
Soli preti qui rreggneno: e ssilenzio".
Roma, 4 maggio 1833
Fonte: Belli, Tutti i sonetti romaneschi. A cura di Marcello Teodonio. Ed. integrale. Roma 1998
Qui la versione recitata da Mosetti.
________________________________________
S.P.Q.R.
Die S.P.Q. und R., die so erhaben
Fast über jeglichem Palastthor stehn,
Sind vier nur ganz gewöhnliche Buchstaben,
An denen nichts Besonderes sonst zu sehn.
Doch ich entsinne mich, als man uns Knaben
Das Lesen beigebracht mit Ach und Weh'n,
Die vier beisammen schon gesehn zu haben
Im Abecebuch, ohn' es zu verstehn.
Und eines Tages, da der Bock mich stieß,
Thät ich den Lehrer, Don Fulgenzio fragen,
Warum die Lettern überall vorhanden.
Wißt ihr, was er darauf mich hören ließ?
Die vier Buchstaben, Dummkopf, wollen sagen:
Soli preti qui regneno! Verstanden?
Deutsch von Paul Heyse
Quelle: G.G. Belli: Die Wahrheit packt dich... Hg. v. Otto Ernst Rock. München 1978
Qui l'audio della versione tedesca
________________________________________
Ultimi commenti