Per la Giornata della Memoria 2011 propongo l’Epilogo de La resistibile ascesa di Arturo Ui, opera composta da Brecht nel 1941, all’epoca del suo esilio in Finlandia. Scrive Brecht:
“L’Ui è una parabola teatrale scritta con l’intento di distruggere il solito funesto rispetto per gli assassini in grande”.
Epilogo
E voi, imparate che occorre vedere
e non guardare in aria; occorre agire
e non parlare. Questo mostro stava,
una volta, per governare il mondo!
I popoli lo spensero, ma ora
non cantiamo vittoria troppo presto:
il grembo da qui nacque è ancor fecondo.
(da B. Brecht, La resistibile ascesa di Arturo Ui, traduzione di Mario Carpitella, in Bertolt Brecht, Teatro, vol. III, Einaudi, Torino 1974, p. 348)
Epilog
Ihr aber lernet, wie man sieht statt stiert
Und handelt, statt zu reden noch und noch
So was hätt einmal fast die Welt regiert!
Die Völker wurden seiner Herr, jedoch
Dass keiner uns zu früh triumphiert
Der Schoß ist fruchtbar noch, aus dem das kroch!
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