Accuso insonnia
Quando il coltello si aggira tra il consueto
è troppo tardi per scapole ciarliere.
Parole penzoloni, la baldanza
è farina, cade a pioggia.
*
A piegare il già visto e soppresso
ancora sfrutti l'epigrafe sonante.
Sorda ai presagi zittiti, quella si libra
volontaria e coscritta allo scherno.
*
Potessi ripiegare i giorni addietro,
al mio passato si affiancherebbe morte
con il volto scoperto, compagno di piccozza
e di sentiero. Con altro sorriso m'incamminerei.
Anna Maria Curci
Graz, 16 dicembre 2014