20 luglio 2014: settanta anni fa l'attentato a Hitler. Nel carcere di Tegel dall'aprile 1943, Dietrich Bonhoeffer venne a sapere del fallimento dell'attentato giò nella sera del 20 luglio 1944. Inizia da quella sera, con la consapevolezza della fine che si approssima, la terza fase della prigionia e quella degli scritti dal carcere più significativi di Bonhoeffer. Il rapporto tra resistenza e resa, tra fede e azione, tra religione e mondo sono al centro di questi testi, che comprendono versi come quelli di Cristiani e pagani, poesia datata luglio 1944. Le tre quartine che la compongono espongono chiaramente, anche nella scelta sobria e rigorosa dei termini, la teologia di Bonhoeffer.
Christen und Heiden
Menschen gehen zu Gott in ihrer Not,
flehen um Hilfe, bitten um Glück und Brot,
um Errettung aus Krankheit, Schuld und Tod.
So tun sie alle, alle, Christen und Heiden.
Menschen gehen zu Gott in Seiner Not,
finden ihn arm, geschmäht, ohne Obdach und Brot,
sehn ihn verschlungen von Sünde,
Schwachheit und Tod.
Gott geht zu allen Menschen in ihrer Not,
sättigt den Leib und die Seele mit Seinem Brot,
stirbt für Christen und Heiden den Kreuzestod
und vergibt ihnen beiden.
(testo riportato da: Dietrich Bonhoeffer, Von guten Mächten,Gutersloh 1976, p. 24)
Cristiani e pagani
Da Dio gli uomini vanno quando hanno bisogno
aiuto implorano, chiedono pane e buona sorte,
d’essere liberati da malattia, da colpa e morte.
Così fan tutti, cristiani e pagani.
Da Dio gli uomini vanno quando Lui ha bisogno,
lo trovan povero, oltraggiato, senza pane e dimora,
vedono come il peccato lo divora,
debolezza e morte.
Dio va da tutti quando hanno bisogno,
sazia il corpo e l’anima con il Suo pane
morte di croce muore per cristiani e pagani
e perdona entrambi.
Dietrich Bonhoeffer
(traduzione di Anna Maria Curci)