Abse di Anna Maria Farabbi (Il Ponte del Sale, 2013) appare a dieci anni da Adlujé, con il quale ebbe anche inizio l’avventura dell’editrice rodigina. Il libro (“un altro canto della madre che abbraccia il mondo”), dall’architettura complessa e significativa, ha al suo interno un cuore dialettale lavorato in maniera anomala ed ha senso proprio perché nasce tra vari registri di scrittura: prosa narrativa autobiografica, biografica e poesie in lingua italiana. (Vincenzo Luciani)
Una raccolta di poesie o un poema su Perugia? Propendo per la seconda ipotesi, perché prima di tutto è un canto d’amore, scritto con puntiglio filologico, ispirazione lirica, passione sociologica. È La città del vento, la quarta fatica letteraria di Ombretta Ciurnelli (Roma, Edizioni Cofine, 2013, pp. 110). Maria Paola Bartocci scrive che il libro racconta “una città che sfugge come vento dalle mani: è solo nel farti prendere che la potrai afferrare”. (Anton Carlo Ponti)
*ingresso con tessera ARCI; è possibile tesserarsi in sede