La prima raccolta in volume di poesie di Ingeborg Bachmann, Die gestundete Zeit (Il tempo prorogato), fu pubblicata 60 anni fa, nel dicembre 1953. La lettura e l’ascolto dei testi – in quegli anni Bachmann collaborava, tra l’altro, con Radio Bremen e dai microfoni dell’emittente ebbe occasione di leggere molte delle poesie che andava componendo – conferma ancora oggi quello che, all’indomani della pubblicazione della raccolta, il critico Gunter Blöcker, come ricorda Antonella Gargano nel saggio Tra il possibile e l’impossibile: la sfida di Ingeborg Bachmann, vi aveva individuato come caratteristica della lirica bachmanniana, non assente, peraltro, dalla sua prosa: l’intrecciarsi e sovrapporsi di concretezza e astrazione, la capacità, in altre parole, di «dare figura all’astratto».
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