La tredicesima tappa passa per un testo poetico di Peter Huchel, pubblicato nel 1972, dopo il suo trasferimento nella RFT, nella raccolta Gezählte Tage (“Giorni contati”) che dice, con l’incisività delle immagini contrapposte, la distanza tra chi sta “sotto l’ala del potere” e chi dal potere è messo alla sbarra. Centrali, nella quinta strofa, l’immagine del guado del fiume e la constatazione che non è di tutti l’attraversamento del valico con la schiena dritta. Il verbo “klirren”, che riprende il verso finale di Hälfte des Lebens (Metà della vita) di Hölderlin, è riferito qui agli “speroni dei cardi” (precedentemente Huchel aveva scritto: “ Ora la lingua dimora, e non si distoglie,/sotto la radice del cardo,/ nel fondo di pietra” – da: Sotto la radice del cardo, in: Strade strade, traduzione di Franco Fortini e Ruth Leiser) e questi, a loro volta, completano l’immagine del cavaliere (Reiter) con gli occhi bendati dal vento scuro.
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