La rubrica prende il nome da un testo del 1976 di Reiner Kunze, Die wunderbaren Jahre, Gli anni meravigliosi. Si trattava di prose agili e pungenti, istantanee veritiere – e per questo tanto più temute – su diversi aspetti della vita quotidiana dei giovani nella DDR degli anni Settanta. Come ricorda Paola Quadrelli nel bel volume «Il partito è il nostro sole». La scuola socialista nella letteratura delle DDR , fu Heinrich Böll, lo scrittore tedesco federale più attento ai temi della dissidenza est-europea, a definire queste brevi prose, recensendo il volume di Kunze su «Die Zeit», «medaglioni sbalzati dalla realtà della DDR».
Molta letteratura degli anni Settanta – in parte e per alcuni aspetti molto significativi oggi ingiustamente dimenticata, non soltanto per la DDR - possiede le caratteristiche della raccolta di prose di Reiner Kunze, Gli anni meravigliosi: agile, puntuale e pungente, non si sottrae mai al dialogo serrato con la realtà, il contesto storico, la quotidianità anche ‘spicciola’.
La seconda tappa passa per la prima raccolta di poesie di Wolfgang Hilbig, abwesenheit (assenza), che raccoglie poesie scritte tra il 1965 e il 1977 nella RDT, e che fu pubblicata nel 1979 dall'editore Fischer. Il paesaggio desolato della nativa Turingia, quello che poi Lutz Seiler a ragione avrebbe definito "träge Landschaft" ("paesaggio accidioso"), è qui dominante: „die bagger blieben die dörfer sind fort“, „unsere worte sind / gefrorene fetzen und fallen in den geringen schnee“ ("rimasero le ruspe i villaggi non ci sono più", "le nostre parole sono/ stracci gelati e cadono nella neve scarsa"). Nella città natale Meuselwitz Hilbig era tornato nel 1970 e lì era rimasto fino al 1978, lavorando come fuochista in una fabbrica statale. Quando, diversi anni fa, lessi per la prima volta la poesia episode (episodio), a p. 202 dell'antologia Deutsche Literatur der 70er Jahre, l'invito alla traduzione fu irresistibile. All'indomani della riunificazione tedesca, ritrovai nel romanzo Ich (1993) di Hilbig, che all'epoca - si parlava di IM, di informelle Mitarbeiter, collaboratori non ufficiali del regime della SED nella RDT - suscitò un gran polverone, il "gelo fuligginoso" della sala caldaie, scenario della poesia episode. Continua su Poetarum Silva, qui.