Qualche giorno fa ho ricevuto un sontuoso dono primaverile: una silloge di poesie in romanesco, accompagnata da Papaveri, splendida composizione d'arte figurativa dell'autore, che appare anche come copertina del volumetto unico nella sua eleganza. La silloge porta il titolo di Poesie d'amore corte, l'autore è il poeta romanesco Massimo Bardella, che ho avuto la gioia di conoscere personalmente in questa occasione.
Anche i versi di Massimo Bardella confermano la veridicità del detto: "In der Kürze liegt die Würze" (Nella brevità sta la sapidità, nella concisione sta il succo). Ogni componimento poetico della raccolta ne è prova. Scelgo oggi, per restare nel tema di doni primaverili e di omaggi floreali tanto inattesi quanto preziosi, Le giunchije, che riporto qui nell'originale romanesco e nella mia versione in tedesco.
Le giunchiije
giunchije
compravo pe’ te
quanno partivo.
Lacrime lunghe
pe’ distanze corte.
Lacrime?
Partenze?
Più gnente
né più giunchije
Massimo Bardella, da Poesie d’amore corte
Die Osterglocken
Osterglocken
kaufte ich für dich,
wenn ich abreiste.
Lange Tränen
für kurze Strecken.
Tränen?
Abreisen?
Gar nichts mehr,
auch keine Osterglocken.
Massimo Bardella
(versione in Tedesco di Anna Maria Curci)