Vertan, sprecato
di Anna Maria Curci
Ho letto qui, in traduzione, la lettera aperta che il teologo Hans Küng ha inviato ai vescovi tedeschi. I termini chiari e le argomentazioni serrate concorrono a rendere esplicito il pensiero di Küng, la sua denuncia del costante allontanamento dallo spirito conciliare. Mi ha colpito l’elenco di esempi di scialo sistematico, di occasioni perdute. Per questa ragione ho cercato e trovato qui il testo originale della lettera. Nel paragrafo intitolato Verpasste Gelegenheiten (occasioni perdute, appunto), l’autore ricorre per ben sette volte all’anafora. Lo fa con la parola ‘vertan’, participio passato del verbo ‘vertun’. ‘Vertun’ significa in tedesco sprecare, giocarsi un’occasione. Nella versione riflessiva, il verbo ‘sich vertun’ significa altresì ‘sbagliare’. Dalla riflessione sono scaturite, in contemporanea versione bilingue, ‘declinazioni’ possibili dello scialo perpetrato e una domanda conclusiva che sfrutta l’ampiezza di significato del verbo tedesco.
Sprecato
sforzo sprecato
perduta l’occasione
dilapidato il tempo
scialacquato il soldo
sciupato l’entusiasmo
seppellito il talento
ho sbagliato?
Vertan
vertane Mühe
verpasste Gelegenheit
verplemperte Zeit
verschwendetes Geld
vergeudete Begeisterung
vergrabenes Talent
habe ich mich vertan?