Nel rinnovare l'invito all'incontro di oggi, nella Biblioteca di San Marco Evangelista in Agro Laurentino a Roma, via Fratelli Reiss Romoli 27, riporto qui l'inizio della mia introduzione al terzo romanzo di Laura Vazzana.
Laura Vazzana, Due amiche
Introduzione di Anna Maria Curci
Laura Vazzana ambienta il suo terzo romanzo – è un’ambientazione che equivale a un’affettuosa dedica – a Genova, uno dei luoghi che hanno segnato tappe importanti nella sua biografia. In un ideale viaggio verso il nord della penisola, dopo Roma de Il mutamento di Isabella, Modena di Un padre straordinario, è Genova a farsi teatro di una storia avvincente. Dietro il titolo, semplice e chiaro, che scopre le carte dell’oggetto principale della narrazione - un’amicizia, appunto - si celano un complesso e mai scontato snodarsi di eventi e un evolversi di tanti personaggi, non solo delle due amiche, dunque, tutti delineati vividamente e in modo credibile.
Colpisce, proprio nell’evoluzione dei personaggi, l’attenzione alle sfumature più impercettibili, la delicata sollecitudine nel dare spessore e aggiungere sfaccettature impreviste e mai banali anche a quelle figure che, a uno sguardo superficiale, sembravano destinate a una classificazione per tipi ovvero per qualità dominanti: la malvagità, il calcolo, l’ingenuità spinta al farsesco, la temerarietà insensata, la credulità colpevole, l’incapacità di assumersi compiti e oneri, ma anche la generosità e la fiducia tanto incondizionate quanto raramente frutto di reale riflessione e, addirittura, non scevre da un autocompiacimento nel voler ribadire un’immagine di sé, confortante sì, ma non del tutto veritiera.
I personaggi che danno il titolo al romanzo, le due amiche Vanessa e Lavinia, sono inseparabili dai tempi della prima elementare, hanno percorso su binari affiancati tappe fondamentali della vita, hanno sempre mostrato perfetto affiatamento. L’attacco di pagina 24, vale a dire la parte finale del terzo capitolo che si sofferma sulla storia dell’amicizia tra le due, ha toni intenzionalmente idilliaci. Questi toni assumono nelle righe successive sfumature più complesse e suggeriscono l’idea che tra le due amiche gli equilibri non siano poi stati così saldi e a prova di scossoni. L’excursus sulla storia dell’amicizia mi ha ricordato una bella pagina del racconto Amicizia di Hermann Hesse, nella quale Hans, dopo un episodio rivelatore, ripercorre da un’angolazione completamente nuova tutta la storia del legame con l’amico Erwin. Trovo particolarmente sapiente, proprio alla luce di questo confronto, il modo in cui Laura Vazzana istilla il dubbio sulla reale natura delle scelte compiute dalle due amiche, ancor prima che tutte le contraddizioni che, a questo punto della vicenda, il lettore riconoscerà come da sempre annidate nel rapporto di amicizia tra le due donne, recidano gli ormeggi e trascinino quel che resta dell’antico legame fuori dal porto sicuro della consuetudine.
Ce n'est qu'un début, è solo l'inizio. Proseguiremo il viaggio alla scoperta di Due amiche di Laura Vazzana nel corso dell'incontro in biblioteca di oggi.
Ultimi commenti