Dalla terra e dalla voce materna ho ascoltato fin da bambina i suoi versi. Oggi risuonano ancor più forti e incisivi. Al paese di Rocco Scotellaro, "sindaco poeta", a Tricarico, Franco Arminio dedica oggi un articolo sul "Manifesto". Di Rocco Scotellaro propongo qui una poesia nell'originale e nella mia traduzione in tedesco.
Sempre nuova è l'alba
Non gridatemi più dentro,
non soffiatemi in cuore
i vostri fiati caldi, contadini.
Beviamoci insieme una tazza colma di vino!
che all'ilare tempo della sera
s'acquieti il nostro vento disperato.
Spuntano ai pali ancora
le teste dei briganti, e la caverna –
l'oasi verde della triste speranza –
lindo conserva un guanciale di pietra...
Ma nei sentieri non si torna indietro.
Altre ali fuggiranno
dalle paglie della cova,
perché lungo il perire dei tempi
l'alba è nuova, è nuova.
Immer neu ist das Morgengrauen
Schreit mir nicht mehr hinein,
blast mir euren warmen Hauch
nicht ins Herz, Bauern.
Lasst uns zusammen eine randvolle Tasse Wein trinken!
Lege sich unser verzweifelter Wind
zur heiteren Abendzeit.
Es tauchen noch an den Pfählen
die Köpfe der Briganten auf, und die Höhle –
die grüne Oase der traurigen Hoffnung
bewahrt sauber ein steinernes Kissen auf…
Auf den Pfaden kehrt man aber nicht zurück.
Andere Flügel werden
aus dem Stroh des Nestes fliehen,
denn das Sterben der Zeiten entlang
ist das Morgengrauen neu, es ist neu.
Rocco Scotellaro
(traduzione in tedesco di Anna Maria Curci)